Le intoccabili

Castel Sant’Angelo, con tutto il suo ambito urbano, è uno degli esempi più eclatanti dell’immobilità architettonica della città; costruito per essere il mausoleo funebre di Adriano, diventato poi un castello di difesa, una prigione, un rifugio sicuro per il papato. Attualmente ospita il museo nazionale di Castel Sant’Angelo, il quinto museo più visitato d’Italia, ma nonostante il grande afflusso turistico è caratterizzato da spazi aperti abbandonati o mal valorizzati, ma ricchi di potenzialità, come il Lungotevere e il sistema di giardini interni alla cinta muraria.

La nostra proposta si concentra proprio su questi spazi, sul come renderli fruibili e vivibili, potenziando le connessioni urbane e stimolando un nuovo rapporto tra una centralità urbana e la cittadinanza.

I muraglioni del Tevere vengono aperti con grosse arcate, che ricordano il Ponte Sant’Angelo, per recuperare la quota dei giardini del Castello e dell’entrata a est. Il lungotevere viene valorizzato con una serie di spazi verdi, vasche d’acqua e banchine per l’attracco di imbarcazioni private e turistiche, direttamente collegati al Parco della Mole Adriana.

In tal modo il lungotevere viene restituito alla città diventando uno spazio pubblico integrato nel più ampio ambito urbano al fine di realizzare una nuova centralità di pregio.