Le intoccabili

Conosciamo tutti Roma per i suoi monumenti architettonici e le sue bellezze storiche. L’architettura e la città che vediamo ora non sono però un’istantanea di un momento particolare della storia, ma il risultato di secoli di stratificazione di nuove strutture in risposta ad esigenze e tendenze della città.
Ad un certo punto del secolo scorso, sembra che Roma abbia smesso di aggiungere nuovi strati, temendo qualsivoglia nuovo intervento. Noi architetti, non possiamo permettere che una città come Roma sia “intoccabile” perché l’interruzione di questa stratificazione porterebbe ad una città museo senz’anima.
Secondo noi, il passo fondamentale in questa direzione sono le installazioni temporanee, che diventano uno strumento di cambiamento della percezione collettiva. Dovremmo incoraggiare anche interventi temporanei folli, come quello di inondare Piazza della Repubblica, posizionando un padiglione temporaneo dorato intorno alla fontana. Questo tipo di intervento aiuta a sottolineare alcune questioni locali e globali e a dar luce a nuovi valori mostrando una prospettiva diversa, attraverso un approccio artistico e ludico.
Lo sviluppo della città non riguarda solo la costruzione di nuovi quartieri e infrastrutture, ma è un processo costante di reinvenzioni del tessuto urbano esistente, che deve fornire un ambiente piacevole ai suoi cittadini.